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Il portale monumentale dell’Arsenale di Venezia

La Porta da Terra dell’Arsenale di Venezia è uno dei più iconici monumenti architettonici della città, nonché il primo esempio di architettura rinascimentale a Venezia.

Tra il 1457 e il 1460, sotto la direzione di Antonio Gambello, l’antico ingresso medievale venne completamente trasformato. Ispirandosi alla monumentalità degli archi di trionfo romani, Gambello conferì alla porta l’aspetto che ancora oggi conosciamo, unendo armonia classica e memoria bizantina. Le colonne laterali, ad esempio, poggiano su capitelli decorati con foglie d’acanto, risalenti al XII secolo.

Sull’attico fu collocato un maestoso leone marciano andante, scolpito da Bartolomeo Bon, simbolo della Repubblica di Venezia, che completò la prima fase della ristrutturazione. Qualche decennio dopo, nel 1523, fu costruito un atrio sobrio ma imponente, ispirato all’architettura militare dello Stato da Terra. All’interno, una Madonna col Bambino scolpita da Jacopo Sansovino nel 1533 dona un tocco sacro all’ambiente. Poco più in là, una scala in marmo conduceva agli uffici del Magistrato all’Arsenale.

Nel 1571, dopo la vittoria veneziana nella battaglia di Lepanto contro la flotta ottomana, la porta fu ulteriormente arricchita. Due Vittorie alate e un’iscrizione in latino, Victoriae Navalis Monumentum, vennero aggiunte per celebrare il trionfo navale della Repubblica. Nel 1578 arrivarono anche la statua di Santa Giustina, patrona della battaglia, e due grandi urne in marmo.

Nel 1692, il piccolo ponte d’accesso alla porta fu trasformato in una terrazza decorata con statue barocche e trofei militari, in onore del doge Francesco Morosini e delle sue campagne militari in Morea. Ai lati, due leoni monumentali, bottino delle spedizioni veneziane nel Mediterraneo orientale. Uno di questi, proveniente dal porto del Pireo, è particolarmente affascinante: presenta misteriose iscrizioni runiche, probabilmente incise da mercenari vichinghi al servizio dell’Impero Bizantino, una straordinaria testimonianza di antichi incontri tra culture lontane.

L’ultima aggiunta significativa risale al 1694, quando i battenti lignei della porta furono rivestiti in rame sbalzato, decorato con stemmi e armi, un omaggio agli eroi dell’Arsenale e al ruolo centrale che ebbe nella potenza marittima veneziana.

Negli anni successivi arrivarono altri due leoni: uno dall’isola sacra di Delo, nel 1716, e infine un leone composito di origine incerta, custodi silenziosi di una porta che per secoli ha protetto il cuore pulsante del potere navale di Venezia.

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