

DIGA FORANEA PORPORELA
L’intervento più significativo nel porto storico della città nella seconda metà del XIX secolo fu la costruzione della diga foranea Porporela davanti alla Fortezza di San Giovanni, con la quale si concluse il progetto della sistemazione del porto cittadino. Sebbene la difesa naturale del bacino portuale sia assicurata dall’isola di Lokrum, che attenua notevolmente la forza e l’intensità delle onde, fu appena nel 1873 con la costruzione della diga, durante l’amministrazione austriaca, che la situazione migliorò sensibilmente.
Gli autori del progetto furono gli ingegneri civili Marco Nonveiller e Marin Boriani, dipendenti dell’ufficio edilizio di Dubrovnik. Il progetto originale non è stato conservato. La diga è lunga 65 metri, larga 10 metri e alta 3,40 metri. Contemporaneamente alla diga, fu costruito anche il tratto di banchina lungo la Fortezza di San Giovanni, che fu collegata con la banchina preesistente costruita a fine Quattrocento lungo le mura cittadine, nella parte meridionale del porto. Sulla diga fu installato anche un piccolo faro. Il nome “Porporela” deriva dalla parola porporella che significa “diga a riparo del porto”.
Prima della costruzione della diga foranea, in quell’area si gettavano grossi massi per proteggere il porto. Nel 1347 fu presa la decisione di prolungare e riempire di pietre il promontorio naturale vicino alla torre sul Molo. In quell’occasione venne realizzato un terrapieno di grosse pietre, lungo circa 50 metri, che partiva dalla base della Torre del Molo in direzione nord-est, con lo scopo di difendere il porto dalle grandi onde.
I documenti d’archivio riportano anche altre decisioni relative alla protezione di questa parte del porto, in cui si ordinava alle navi in entrata di gettare grossi massi in quel punto. Tuttavia, il riempimento con pietre in quest’area si continuava a fare fino ai giorni nostri.
La prima proposta di costruire una diga in muratura in quella zona fu avanzata dall’ingegnere Mihajlo Hranjac nel 1617. La nuova diga garantì la continuazione dell’attività commerciale del porto e rese il porto cittadino più sicuro.