La rotta naturalistica
Patrimonio
Ancona

I Parchi Nazionali d’Abruzzo: un viaggio nella natura selvaggia e nella sostenibilità

L’ Abruzzo si distingue per il suo straordinario patrimonio naturale, racchiuso in tre parchi nazionali che coprono gran parte del territorio e trasformano la regione in un autentico scrigno di biodiversità, paesaggi unici e opportunità di scoperta in ogni stagione. Mete perfette e protette, luoghi spettacolari e speciali per chi ama la natura selvaggia e la sostenibilità ambientale.

Cominciamo “da lontano”, con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, fondato nel 1922 e tra i più antichi d’Italia, si estende su circa 50.000 ettari di vallate remote e boschi millenari, dove le “faggete vetuste”, riconosciute Patrimonio UNESCO, convivono con fiumi incontaminati e una fauna spettacolare: l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico, l’aquila reale, il camoscio d’Abruzzo e la lontra sono solo alcune delle specie che si possono osservare lungo oltre 150 sentieri, per un totale di circa 750 chilometri dedicati a trekking, birdwatching, mountain bike, equitazione e sci. Il tutto immersi in scenari di rara bellezza.

Famoso per ospitare la vetta più alta degli Appennini e quindi dell’Italia peninsulare, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, istituito nel 1991, si estende su oltre 1.400 chilometri quadrati tra le province di L’Aquila, Teramo e Pescara, arrivando a sfiorare anche Lazio e Marche. Qui domina, appunto, il massiccio del Gran Sasso con il suo Corno Grande (2.912 slm) e altre vette come il Corno Piccolo e il Monte Camicia, in un territorio dai contrasti sorprendenti che alterna altopiani silenziosi come Campo Imperatore a coltivazioni di vigne e uliveti nei fondivalle. Anche in questo Parco convivono specie iconiche come lupi, camosci e orsi marsicani, grazie a una gestione attenta che tutela un patrimonio naturale prezioso.

Infine, più a Sud si trova il Parco Nazionale della Maiella, anch’esso istituito nel 1991 e con un’estensione di circa 628 chilometri quadrati, si sviluppa invece tra le province di Chieti, Pescara e L’Aquila e offre un paesaggio unico, caratterizzato da un forte connotato carsico fatto di altipiani e grotte, tra cui spicca la suggestiva “Transiberiana italiana”, considerata la tratta ferroviaria più panoramica d’Italia. La Maiella è, inoltre, un luogo di spiritualità, con numerosi eremi incastonati nella montagna, meta di pellegrinaggi e silenzi meditativi.

Ogni stagione regala esperienze diverse tra queste montagne: dalle foreste secolari ai paesaggi innevati, dagli altopiani fioriti ai sentieri autunnali, chi visita l’Abruzzo trova emozioni adatte a tutti i ritmi, dai trekking più impegnativi alle passeggiate dolci, dai borghi medievali alle zone più selvagge dove osservare la natura in piena libertà. Tra le mete più consigliate spiccano il Lago di Barrea, Civitella Alfedena, la Val di Rose, senza dimenticare la Camosciara e il bosco di Sant’Antonio, tutte tappe imperdibili per gli amanti dell’escursionismo. Per chi si avventura in questi territori, il consiglio è di muoversi con lentezza: ogni sentiero, ogni borgo come Pescasseroli, Opi, Campo Imperatore o Santo Stefano di Sessanio e la vicina Rocca Calascio, svelano storie, panorami e sapori autentici, in un’esperienza che unisce natura e cultura.

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